Da genitori, guardiamo i nostri figli e proiettiamo su di loro le nostre aspettative e i nostri desideri. Cerchiamo di preservarli da tutto ciò che di negativo potrebbe succedere loro o che, peggio ancora, è successo a noi. Ci auguriamo per loro una vita diversa dalla nostra, da una vita che, magari, è stata piena di sacrifici e che si porta dietro gli strascichi di traumi infantili più o meno risolti.
Traumi infantili: anche quelli sono ereditari!
Questo è davvero possibile? Secondo i ricercatori del Brain Research Institute dell’Università di Zurigo, no! Già perché possiamo attrezzarci in tutti i modi per proteggere i nostri figli dai pericoli, per costruire loro un futuro pieno di possibilità e in linea con le loro capacità e la loro personalità ma non possiamo evitare che ereditino anche i traumi infantili che hanno caratterizzato la nostra vita o quella dei nostri genitori.
Dalla ricerca pubblicata su ‘Nature Neuroscience’, effettuata sui topi, risulta infatti che nel patrimonio genetico (microRna) implicitamente trasmettiamo oltre che i geni, appunto, anche il ricordo di eventi traumatici e questo fino alla terza generazione! I ricercatori coordinati da Isabelle Mansuy, docente all’Istituto federale di tecnologia (Eth) dell’ateneo di Zurigo, hanno confrontato tra di loro due gruppi di topi: il primo gruppo è stato sottoposto a eventi traumatici indotti e il secondo no. I topi traumatizzati oltre a evidenziare degli evidenti cambiamenti (stati depressivi, preferenza per gli spazi aperti), trasmettevano questi comportamenti anche ai figli non traumatizzati.
Perché questo avviene? Questo avveniva a causa di modificazioni del metabolismo che persistono per diverso tempo tanto da essere trasmesse geneticamente.
In conclusione: le generazioni future sono segnate dai nostri traumi infantili?
Abbiamo un dato di fatto: se questa ricerca dovesse essere confermata anche negli uomini (i topi condividono con l’uomo il circa 90% del patrimonio genetico) dovremmo ammettere che ci sono degli eventi da cui non sempre possiamo esimerci. Ad esempio, se il mio papà ha subito un trauma io erediterò inevitabilmente la memoria di esso generando dei comportamenti affini a quelli da lui assunti.
Detto ciò questo non vuol dire che siamo “segnati”: già il fatto di essere consapevoli che alcuni comportamenti sono “ereditati” può illuminarci sulle strategie più adeguate da seguire affinché si possa vivere la vita in pieno benessere!
C’è poi da dire un’ultima cosa… modificazioni comportamentali o meno, quale figlio rimarrebbe totalmente indifferente a un trauma subito dal proprio genitore?