E siamo giunti al fatidico momento del primo giorno di scuola materna. Quello dell’inserimento all’asilo è sicuramente un momento di transizione nella vita del tuo bambino che, com’è normale che sia, potrebbe implicare delle difficoltà!
3 consigli per l’inserimento all’asilo
- Familiarizzare con i nuovi ritmi – Far familiarizzare i bimbi ai nuovi ritmi già qualche giorno prima dell’inizio della scuola dell’infanzia potrebbe tornare utile. Abituare i bimbi ai nuovi orari e a regole un po’ più strette eviterà che la stanchezza li demotivi e renderà più sereno l’inserimento nel nuovo ambiente.
- Il giocattolo preferito – Spesso i piccoli proveranno a portare con sé un pezzo della loro vita, della loro casa, della loro mamma, spesso un giocattolo… lasciamoglielo pure fare! Il distacco dal proprio nido deve avvenire gradualmente e se questa pratica, ormai diffusa, può alleggerire emotivamente il bambino… perché interromperla bruscamente?! Non temete, lui stesso si dimenticherà del suo piccolo amico a poco a poco e lo abbandonerà quando si sentirà pienamente “inserito”!
- Rimanere in aula – Anche rimanere un po’ in aula con lui, almeno i primi giorni, ha la stessa funzione: il bambino porta con sé la sua mamma per essere aiutato nell’esplorazione dell’ignoto con la giusta dose di fiducia in sé.
Ma l’inserimento all’asilo potrebbe essere più facile di quello che pensiamo
Ma, attenzione! Non è detto che tutti i bambini abbiano bisogno di queste accortezze. Ci sono alcuni bambini che saltano questa fase e riescono a inserirsi serenamente senza troppi intoppi.
Come mai questo accade?
- Differenti tratti di personalità: si dice “il mondo è bello perché è vario, no?” Alle volte ci sono dei tratti di personalità che sono più congeniali ad affrontare alcune situazioni “difficili” anche semplicemente perché nuove. Alcuni di questi sono sicuramente l’estroversione, la stabilità emotiva che permette il controllo delle emozioni e degli impulsi e l’apertura mentale verso nuove esperienze. Bambini invece con caratteristiche di personalità quali introversione o scrupolosità faranno chiaramente più fatica a digerire una nuova esperienza.
- Storie di vita: un legame di attaccamento insicuro nei confronti di uno o di entrambi i genitori può generare problematiche al momento del distacco, al contrario un bambino con legame di attaccamento sicuro difficilmente avvertirà questo momento come traumatico – twitta questa frase! > .
- La resilienza: c’è poi una capacità molto approfondita in ambito di ricerca psicologica ovvero la resilienza. Una persona resiliente sa resistere alle avversità della vita – twitta questa frase! > e, secondo la psicologa statunitense Susanna Kobasa (Sandrin, 2004) mostra contemporaneamente tre tratti di personalità: impegno, controllo, gusto per le sfide.
Questa precisazione è essenziale per dire una semplice cosa: non supportate i bambini se non ne hanno bisogno, non serve trasmettere ansia a un bambino che è di per sé tranquillo – twitta questa frase! > . Lasciateli osare se ne hanno voglia e accorcerete il loro percorso verso la conquista dell’indipendenza.
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