Oggi parliamo di genitori iperprotettivi e figli iperprotetti. Già in un altro articolo abbiamo toccato il tema delle mamme che amano troppo i loro figli, oggi ci concentriamo sulle cause della iperprotezione a cui tendono alcuni genitori. Voglio essere chiara: è indiscutibile, i figli sono il bene più prezioso che abbiamo e quindi i genitori non possono far altro che concedere loro tutto ciò che chiedono, proteggerli quando si sentono in difficoltà ed aiutarli ad affrontare le prove del mondo.
I genitori e tutti gli adulti “significativi” sono sempre pronti a stemperare le paure dei loro bambini e a condurli per mano verso le strade della vita.
Tutto questo oltre che essere più che comprensibile da un punto di vista affettivo, ha anche un forte valore adattivo: il genitore mette il suo cucciolo nelle condizioni di crescere e di essere autonomo di modo che un giorno potrà fare a meno di lui. Ma succede sempre così?
Quante volte la tendenza dei genitori a proteggere i propri cuccioli da ingiustificate paure li porta a crescere insicuri e forse anche impauriti?
In questo caso possiamo parlare di genitori iperprotettivi (o, più in generale, di adulti iperprotettivi)
Perché esistono Genitori iperprotettivi?
Perché esistono adulti e genitori iperprotettivi? Analizziamo insieme le caratteristiche di questo fenomeno:
- Ha una valenza estremamente culturale – le famiglie del sud Italia sono più inclini a sostituirsi quasi completamente ai piccoli compiti o alle piccole decisioni che devono prendere i bambini. C’è quasi la naturale tendenza all’assistenzialismo e si viene a creare un rapporto di totale dipendenza dal genitore iperprotettivo che inizia dalla scuola dell’infanzia e si protrae a scuola primaria quando i genitori portano la cartella al bambino fin davanti alla sezione.
- Il ruolo dei nonni – alle volte però capita che, se anche non siamo noi ad essere iperprotettivi nei confronti dei nostri figli, lo sono i nonni che passano con loro buona parte del tempo. E chiaro che le coccole piacciono a tutti, però è necessario insegnare anche ai nonni a non fomentare paure che possono essere facilmente superabili. L’autonomia personale e sociale è un obiettivo fondamentale al pari di ogni altro al quale tutti i componenti della famiglia dovrebbero aspirare.
- E’ una modalità di compensazione – spesso capita che, a causa del poco tempo che riusciamo a trascorrere con i nostri bambini, quando torniamo da lavoro vogliamo compensare la nostra assenza. E così noi genitori iperprotettivi promettiamo di tornare a casa con un giocattolo e, puntualmente, ritorniamo con il giocattolo promesso (nella migliore delle ipotesi, perché nella peggiore magari dimentichiamo di comprarlo…). Queste modalità di compensazione non aiutano il bambino a crescere sicuro, lo tengono legato ad un oggetto non a voi! Piuttosto promettiamo che al ritorno andremo insieme al cinema o a fare una passeggiata o a guardare il mare. Il tempo che i nostri bimbi vogliono passare con noi per loro ha più valore di qualsiasi altra cosa è la consapevolezza che mamma tornerà presto per stare con me li aiuterà via già ad essere sempre più indipendenti.
Crescere ha un significato molto più profondo di diventare grandi, vuol dire imparare a guardare il mondo con i propri occhi… anche perché gli occhi dei bambini sanno guardare molto più lontano dei nostri!