Come possiamo cambiare le cattive abitudini dei nostri figli? Ci sono certi comportamenti così radicati nel tempo che prendono la forma della routine e diventano così stabili che chi sta intorno fa prima ad arrendersi piuttosto che cercare di cambiarli. Questo vale ovviamente per i bambini, ma ancora di più vale per i ragazzi e gli adulti.
Perché ancora di più per loro? Beh, semplicemente perché quando passano già troppi anni, cambiare le cattive abitudini diventa un’impresa! Ma forse resta ancora qualche speranza…
Oggi riflettiamo su una cattiva abitudine molto diffusa, soprattutto tra gli adolescenti, arrivare sempre in ritardo!
I motivi psicologici alla base del ritardo cronico
Come si può guarire dall’essere ritardatari cronici? Innanzitutto andiamo ad analizzare cosa tiene in vita questa abitudine:
- chi è sempre in ritardo ha una certa dose di onnipotenza – è convinto che anche se gli restano pochi minuti a disposizione per prepararsi, quel poco tempo sarà sufficiente per poter arrivare in orario al suo appuntamento. In ambito psicologico si può affermare che chi è sempre in ritardo ha un alto livello di autoefficacia e di autostima percepita ed è proprio questa percezione che lo fa sentire onnipotente.
- chi è sempre in ritardo non riesce a fare una stima accurata dei tempi – l’onnipotenza porta però a non riuscire a calcolare bene il tempo necessario per approntarsi prima di uscire di casa o per svolgere un compito. E proprio questa errata valutazione dei tempi è la causa del ritardo!
- chi è sempre in ritardo sottostima le conseguenze delle sue azioni – in fondo, diciamocelo, il ritardatario cronico è uno che guarda il bicchiere sempre mezzo pieno. Un vero ottimista, fiducioso che ci sarà sempre qualcuno ad aspettarlo, che il suo ritardo verrà comunque perdonato e che il suo modo di fare non arreca un grosso danno né a se né agli altri.
Stiamo forse giustificando chi è sempre in ritardo?
Insomma, non si tratta di una semplice mancanza di rispetto. La situazione è più complessa: per capire chi è sempre in ritardo dobbiamo prendere in considerazione variabili più latenti e psicologiche. Nel ritardatario cronico si attiva tutta una serie di false attribuzioni relative al sé, agli altri e alle situazioni che non gli consente di dare il giusto peso ai suoi atteggiamenti.
Attenzione, però: qui non si sta giustificando nessuno! Cari ritardatari forse un giorno il vostro ritardo vi farà perdere una bella occasione e chissà che da quel giorno possiate diventare più padroni del vostro tempo. Prossimamente capiremo come…
Intanto una piccola frase per tener bene a mente il valore del tempo:
La cattiva notizia è che il tempo vola. La buona notizia è che sei il pilota. (Michael Althsuler)
Cosa possiamo consigliare per non arrivare sempre in ritardo ?
Il vecchio trucco di mandare avanti l’orologio non è affatto malvagio. Se il nostro ritardo, come abbiamo già detto, è una questione di percezioni e attribuzioni sbagliate, il percepire anche solo per un attimo di essere in ritardo può essere da stimolo ad accelerare i tempi.
Un’altra strategia potrebbe essere quella di dividere i compiti nel momento in cui si è più liberi. Ad esempio: se devo prepararmi per andare a scuola, posso preparare il giorno prima lo zaino in modo da non avere troppe cose da fare la mattina dopo e, magari, dormire un po’ di più.
Un’altra soluzione potrebbe essere quella di iniziare a essere un po’ più autonomi. Se a 15 anni c’è ancora qualcuno che vi sveglia, difficilmente a 20 riuscirete a farlo da soli! Tanto meglio iniziare da piccoli le buone abitudini che aiutano ad essere più intraprendenti e a sapersela cavare!
Questi sono solo alcuni consigli, ma di sicuro ognuno ha delle strategie del tutto personali che si adattano alla sua personalità e alle sue abitudini. Ritardatari di Social Mamma e voi quali tattiche usate per cercare di essere puntuali? Fateci sapere.